Un problema comune che può verificarsi a causa dei collegamenti non ottimali e la presenza di ronzii di fondo, che creano un fastidioso disturbo soprattutto sui suoni a basso volume. Il ronzio può avere due cause: difetti interni della sorgente (dovuti per esempio a scarsa qualità del giradischi o registratore) e anelli di massa nelle connessioni tra sorgente e scheda audio. Gli anelli di massa si formano quando il segnale elettrico ”trova” un percorso alternativo alla calza schermante del cavo di segnale. Di solito questo percorso vizioso si forma attraverso il telaio metallico della sorgente audio e del PC, connessi tra loro dal conduttore di messa a terra (contatto centrale) dei cavi di alimentazione a 230 volt. 

Combattere l'effetto degli anelli di massa non è semplice, ma spesso è possibile ridurre il ronzio a livelli accettabili mettendo in pratica pochi accorgimenti. Per iniziare, provare a scambiare il verso d’inserzione della spina di alimentazione nella presa di corrente a 230 volt del computer. Ciò permuta il conduttore di fase con quello di neutro all’interno della sezione di alimentazione del computer, influenzando il regime di funzionamento del filtro di soppressione dei disturbi a radiofrequenza, che e il primo responsabile del ronzio. 

Se l'impianto elettrico domestico non ha la messa a terra, può capitare che una particolare combinazione dei versi d’inserzione della spina d'alimentazione a 230 volt del computer e della sorgente sonora faccia intervenire il ”salvavita” dell’impianto elettrico nel momento in cui si collegano tra loro PC e sorgente, magari con scintillamento tra cavo e presa jack. Non e la conseguenza di un errore, ma di una dispersione elettrica nascosta (e preesistente) dell’alimentatore del PC. Lo stesso problema si verifica quando il giradischi o registratore e un apparecchio molto vecchio, a valvole termoioniche: e una situazione molto probabile se, per esempio, si vogliono digitalizzare dischi a 78 giri.

Quasi tutti gli apparecchi a valvole di tipo economico hanno il telaio collegato direttamente alla tensione di rete a 230 volt: per poterli collegare al PC e necessario alimentarli attraverso un trasformatore separatore di rete, acquistabile presso i distributori di materiale elettrico al costo di alcune decine di euro. Se cambiando il verso di inserzione della spina il ronzio non diminuisce, provare a cambiare il percorso del cavo di collegamento tra PC e sorgente audio, evitando la formazione di spire e matasse; come ultimo tentativo si può provare a interrompere il collegamento della calza schermante del cavo oppure a isolare con nastro adesivo la staffa della scheda audio, in modo che non faccia contatto con il telaio del computer. 

 

Il ronzio può dipendere anche da un segnale elettrico con impedenza di uscita troppo alta, per esempio e normale ascoltarlo se si tenta di collegare direttamente all’ingresso di linea della scheda audio il cavo che proviene dalla testina del giradischi. Il segnale elettrico della testina deve essere amplificato ed equalizzato per renderlo accettabile dalla scheda audio. Se non si possiede un amplificatore Hi-Fi adatto, e possibile usare l'interfaccia Phono Pre-Amp realizzata da Terratec, che e corredata da un software per il restauro dell’audio e l'eliminazione dei rumori creati dai graffi. 

Dopo aver messo a punto il collegamento e possibile iniziare il riversamento su hard disk dei nastri o dischi. Esistono moltissimi programmi per compiere l'operazione in modo automatico, tuttavia GoldWave ha il vantaggio di essere shareware (quindi utilizzabile a scopo di prova senza serie limitazioni) e particolarmente versatile. Per funzionare al meglio ha bisogno di una Cpu da almeno 700 Mhz, 256 Mb di Ram e di una scheda grafica con accelerazioni DirectX. La versione gratuita e limitata a 150 comandi per sessione, per un totale generale di 3.000 comandi.

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